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Assillo della nostra civiltà, il rumore è ovunque. Se in generale non viene percepito come un fastidio, può comunque provocare danni irreversibili all'udito. La 21a Giornata nazionale dell'udito è l'occasione ideale per capire questo pericolo e per prevenirlo meglio. Ma quali pericoli comporta il rumore?
Il suono e il rumore sono due componenti preziosi nella vita di tutti i giorni che consentono di interagire con il mondo che ci circonda. Tuttavia, un'esposizione troppo prolungata o troppo intensa al rumore, sul posto di lavoro come nella vita quotidiana, può diventare pericolosa e provocare nel lungo termine danni irreversibili all'udito.
Il suono è l'insieme delle vibrazioni dell'aria che raggiungono il sistema uditivo. Si compone di tre elementi indissociabili:
A differenza del suono, che può essere definito in maniera oggettiva, il rumore è soggettivo e corrisponde a suoni che risultano sgradevoli e fastidiosi. Questo significa che ogni persona sviluppa una propria sensibilità al rumore attraverso la propria cultura, esperienza ed esposizione.
A livello europeo, il rumore è riconosciuto come causa di malattia professionale dal 2003.
La direttiva 2003/10/CE stabilisce una politica comune in materia di lotta contro il rumore sul luogo di lavoro, malattia europea maggiormente segnalata nell'Unione Europea.
Dal 2006, questa direttiva viene trasposta in tutti gli stati membri su scala nazionale e fissa le disposizioni minime in materia di protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione al rumore:
Negli ultimi 15 anni, il numero di lavoratori esposti a rumori nocivi per l'udito è aumentato sia in Europa che nel resto del mondo.
Sono sempre di più i settori coinvolti, come, per esempio, il terziario, anche se quelli edile e industriale rimangono i più colpiti.
Secondo la direttiva europea, un datore di lavoro ha l'obbligo di mettere a disposizione dei suoi dipendenti delle protezioni individuali contro il rumore a intensità sonore comprese tra gli 80 e gli 85 dB(A). Ecco alcuni esempi di mestieri per cui si consiglia di proteggere l'udito:
Ricordiamo che si tratta di medie e che le intensità sonore possono variare da un mestiere all'altro.
A partire dagli 85 dB(A), i lavoratori hanno l'obbligo di indossare i DPI-u per proteggersi contro il rumore. Infatti, maggiore è l'intensità sonora, più il tempo senza protezione dovrà essere ridotto per non danneggiare l'udito. Oltre i 90 dB(A) bastano pochi minuti:
Se dovete gridare per farvi sentire da una persona a 1 metro da voi, il livello sonoro è troppo elevato. Non prendere provvedimenti è pericoloso per il vostro udito.
Ad eccezione di casi di esposizione a intensità estreme, gli effetti del rumore sull'udito si manifestano dopo parecchio tempo. Tuttavia, le conseguenze del rumore non si limitano all'udito, ma riguardano tutto l'organismo e la vita quotidiana, sia in modo diretto che indiretto.
La conseguenza diretta più radicale dell'esposizione al rumore è la sordità totale dopo svariati anni passati in ambienti rumorosi. Prima di arrivare a questa situazione estrema, un'esposizione troppo prolungata o intensa può comportare altre conseguenze dirette per l'udito.
L'affaticamento uditivo corrisponde a uno stato transitorio di ipoacusia parziale durante il quale l'orecchio perde una parte di sensibilità. Il soggetto sente di meno per alcune ore o addirittura per alcuni giorni.
Gli acufeni corrispondono a fischi che il soggetto percepisce in assenza di rumori effettivi. L'acufene può essere passeggero o cronico e riguardare uno o entrambe le orecchie.
L'iperacusia corrisponde a un malfunzionamento dell'udito in cui l'orecchio colpito diventa ipersensibile ad alcune frequenze sonore. In questo caso, si dice che la persona sente "troppo bene".
Il trauma acustico acuto corrisponde a un disturbo dell'udito legato a uno choc sonoro intenso. Può manifestarsi attraverso tutti gli effetti descritti qui sopra. I militari, i poliziotti e i musicisti vengono spesso colpiti da trauma acustico acuto.
Se, nel vostro ambiente, vi trovate costantemente in queste situazioni:
Probabilmente soffrite di problemi all'udito. Vi consigliamo di consultare un medico o un otorinolaringoiatra per effettuare un test dell'udito.
Sebbene l'orecchio sia il primo organo colpito, il rumore può avere anche ripercussioni su tutto l'organismo:
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